Riceviamo e pubblichiamo un breve filmato sul presidio NO F-35 del 13 settembre, tenutosi a Novara, in solidarietà con la manifestazione a Capo Frasca - Sardegna.
https://www.facebook.com/video.php?v=349400781894063
lunedì 15 settembre 2014
domenica 14 settembre 2014
FOTO manifestazioni in Italia di ieri
Pubblichiamo alcune foto delle manifestazioni che si sono tenute ieri in Italia per dire no alle servitù militari, no agli M346 a Israele, no ad ogni fabbrica bellica, no alle esercitazioni militari, in solidarietà alla Sardegna occcupata militarmente!
13/09/2014 Caselle (Torino)
13/09/2014 Capo Frasca, Sardegna.
13/09/2014 Varese
13/09/2014 Caselle (Torino)
13/09/2014 Capo Frasca, Sardegna.
Bologna 13/09/2014
Articolo sulla manifestazione di ieri contro gli M346 a Israele, contro le servitù militari
Di seguito pubblichiamo l'articolo di varesenews, in merito alla manifestazione che si è tenuta ieri a Varese (come in altre città italiane), in solidarietà alla Sardegna, per dire No alle servitù militari, no agli M346 ad Israele, no a tutte le armi e a tutte le guerre, no alle fabbriche belliche!
"Non vendete gli M346 a Israele"
Il Comitato varesino
per la Palestina ha protestato in piazza XX Settembre contro le
forniture di armi dell'Italia ai popoli in guerra. «C'è troppa
indifferenza sulla sofferenza dei palestinesi»
«Questa città è sempre meno sensibile al dramma del popolo palestinese». Filippo Bianchetti, portavoce del Comitato varesino per la Palestina,
è in piazza XX settembre con gli altri attivisti per unirsi alla
giornata di protesta contro la guerra e denunciare l'indifferenza nei
confronti di un conflitto che ha già provocato 2.250 morti tra i palestinesi.
«L'informazione - continua Bianchetti - è tutta spostata su Israele, come se in gioco ci fosse
solo l'esistenza di quello stato, ma il problema è un altro e ci riguarda molto da vicino. Le conseguenze sono ancora più drammatiche rispetto all'operazione "piombo fuso" che comunque provocò 1.500 morti tra i civili palestinesi».
Il Comitato protesta contro la vendita di armamenti da parte dell'Italia che tocca da vicino anche la provincia di Varese, perché gli M346, aerei addestratori prodotti dall'Alenia- Aermacchi a Venegono Supeirore vengono venduti anche agli israeliani. «Ci vuole un embargo generale delle forniture di armi ad Israele - continua Bianchetti - perché non rispetta le risoluzioni dell'Onu. Quindi chiediamo che i 30 caccia non vengano consegnati all'aeronautica di quel paese».
La questione è delicata anche sul piano delle relazioni interne soprattutto con il sindacato confederale provinciale. «Viviamo una sorta di schizofrenia - conclude Bianchetti-. A Varese il sindacato plaude alla vendita di quegli aerei, come se quelle forniture non avessero conseguenze, mentre a livello nazionale, ad esempio la Fiom, ha una posizione contraria. Stesso discorso vale per la sinistra, troppo impegnata a fare dei distinguo e a ricercare un equilibrio inesistente in questo dramma. Bisogna uscire da questa situazione e riconoscere che esiste un piano etico che non può' sottostare a certe logiche».
«L'informazione - continua Bianchetti - è tutta spostata su Israele, come se in gioco ci fosse
solo l'esistenza di quello stato, ma il problema è un altro e ci riguarda molto da vicino. Le conseguenze sono ancora più drammatiche rispetto all'operazione "piombo fuso" che comunque provocò 1.500 morti tra i civili palestinesi».
Il Comitato protesta contro la vendita di armamenti da parte dell'Italia che tocca da vicino anche la provincia di Varese, perché gli M346, aerei addestratori prodotti dall'Alenia- Aermacchi a Venegono Supeirore vengono venduti anche agli israeliani. «Ci vuole un embargo generale delle forniture di armi ad Israele - continua Bianchetti - perché non rispetta le risoluzioni dell'Onu. Quindi chiediamo che i 30 caccia non vengano consegnati all'aeronautica di quel paese».
La questione è delicata anche sul piano delle relazioni interne soprattutto con il sindacato confederale provinciale. «Viviamo una sorta di schizofrenia - conclude Bianchetti-. A Varese il sindacato plaude alla vendita di quegli aerei, come se quelle forniture non avessero conseguenze, mentre a livello nazionale, ad esempio la Fiom, ha una posizione contraria. Stesso discorso vale per la sinistra, troppo impegnata a fare dei distinguo e a ricercare un equilibrio inesistente in questo dramma. Bisogna uscire da questa situazione e riconoscere che esiste un piano etico che non può' sottostare a certe logiche».
mercoledì 10 settembre 2014
Sabato 13 settembre MANIFESTAZIONI per dire NO ALL'OCCUPAZIONE MILITARE DELLA SARDEGNA
Oltre alla manifestazione Nazionale in SARDEGNA: https://www.facebook.com/events/786429511377063/?fref=ts
si scenderà in Piazza anche:
A PALERMO: https://www.facebook.com/events/1467675810161596/
A VARESE: https://www.facebook.com/events/686515981434687/?ref=22
A NOVARA: https://www.facebook.com/events/1507412416164960/?source=1
A MASSA: https://www.facebook.com/events/299367763588198
A PORDENONE: http://www.casadelpopolo.org/incontri-pubblici/per-la-pace-e-i-diritti-del-popolo-palestinese-sabato-13-settembre-catena-umana-a-pordenone/
ATTENZIONE! La manifestazione di VARESE si terrà in Piazza XX Settembre, non più in Piazza del Podestà!
Anche Torino si aggiunge alle varie manifestazioni in Italia:
SABATO 13 dalle ore 16,00 a CASELLE (TO) in Piazza Boschiassi
PRESIDIO ANTIMILITARISTA
CONTRO l’occupazione militare del territorio
CONTRO le produzioni di morte
CONTRO la cooperazione tra Italia e Israele
Il presidio è parte della mobilitazione contemporanea in varie città italiane, in collegamento con la manifestazione nazionale MANIFESTADA NATZIONALE CONTRA A S'OCUPATZIONE MILITARE DE SA SARDINIA che si terrà alle 16,30 di fronte al Poligono Militare di capo Frasca in Sardegna.
Assemblea Beit Filastin Torino
Info: baitfilastin.torino@gmail.com facebook: Beit Filastin Torino
martedì 9 settembre 2014
VARESE sabato 13 settembre PRESIDIO CONTRO GUERRE, ARMI, BASI MILITARI E DISINFORMAZIONE
Il
Comitato NO-M346 ad Israele
(della provincia di Varese) ed il
Comitato varesino per la Palestina
In risposta all’ ennesimo massacro di
palestinesi rinchiusi a Gaza e pressoché indifesi, compiuto da Israele col
consenso della grande maggioranza dei suoi cittadini nel silenzio internazionale e con la
connivenza o l’aperta complicità di molti governi, fra cui quello italiano in
prima fila, in sintonia con l’ appello:
Ivitano tutti ad unirsi alla pubblica protesta che si terrà SABATO 13 SETTEMBRE anche A VARESE
(come in diverse citttà italiane)
DALLE ORE 15 ALLE 19, IN PIAZZA XX SETTEMBRE
·
in opposizione a tutte le armi e tutte le
guerre, ed a tutti gli abusi del territorio per le servitù
militari, le basi e le aziende
belliche;
·
in opposizione alla disinformazione ed all’
abuso delle coscienze su questi temi
·
contro le consegne dei 30 caccia M346 Alenia-Aermacchi
ad Israele (il terzo velivolo sarà consegnato in settembre)
·
contro le esercitazioni militari di Israele
in Sardegna , in settembre
·
contro ogni accordo di cooperazione
italo-israeliano, specie in ambito militare
·
per un embargo generale delle forniture di
armi ad Israele, stato che non osserva le risoluzioni ONU, stato dotato di armi
nucleari senza aver mai firmato i trattati
internazionali, stato perennemente in guerra
·
per il boicottaggio dell'economia israeliana,
sulla base delle indicazioni BDS (www.bdsitalia.org
)
mercoledì 3 settembre 2014
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI VARESE. ESPOSTO-DENUNCIA
Noi,
sottoscritti, Ugo Giannangeli, nato a Roma il 23/7/1949, residente a
Veniano, via Fontanelle, 38; Filippo Bianchetti, nato a Bolzano il
27/11/1952, residente a Varese, viale Dandolo 29; Fiorella Gazzetta,
nata a Varese il 4/10/1955, residente a Varese, viale Dandolo 29; Marco
Varasio, nato a Sant’Angelo Lodigiano il 18/2/1987, residente a Milano,
via Cadore 29; Giuseppe Orlandi, nato a Empoli il 17/2/1946, residente a
Varese, via Aurora 4, in proprio e quali membri delle associazioni “
Comitato No M346 ad Israele”, “ Comitato Varesino per la Palestina” , “
Forum contro la guerra”, rete BDS Italia ( Boicottaggio,
Disinvestimenti, Sanzioni verso Israele) , esponiamo quanto segue.
La
legge 9/7/1990 n. 185 contenente norme sul controllo dell’esportazione,
importazione e transito dei materiali di armamento all’art. 1 prevede,
tra l’altro, il divieto della esportazione verso Paesi in stato di
conflitto armato, verso Paesi la cui politica contrasti con i principi
dell’art. 11 della Costituzione e verso Paesi i cui governi sono
responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in
materia di diritti umani, accertate dai competenti organi delle Nazioni
Unite, dell’UE o del Consiglio d’Europa.
Nonostante
questa chiara dizione il governo italiano in data 17/5/2005 ha
sottoscritto un accordo di cooperazione militare con lo stato di
Israele.
In
particolare l’Alenia Aermacchi, azienda del gruppo Finmeccanica, con
sede a Venegono superiore, ha concluso in data 19/7/2012 un accordo per
la vendita ad Israele di 30 aerei M346.
Gli
aerei M346 sono usualmente definiti “ addestratori” perché utilizzati
per addestrare i piloti all’uso degli F35, ma, in realtà, con semplici
interventi di armamento, sono anche utilizzabili come cacciabombardieri.
Rientrano, pertanto, nella categoria degli armamenti di cui all’art. 2 lettera g) L.185/90.
Israele
è uno stato che, dal suo nascere nel 1948, ha continuamente affrontato
conflitti armati con gli stati arabi confinanti, occupa illegalmente i
Territori palestinesi e disattende metodicamente le risoluzioni ONU che
gli intimano, tra l’altro, il ritiro dai Territori Occupati e il
rispetto del diritto umanitario.
E’
stato accertato che Israele ha commesso ripetutamente crimini di guerra
e contro l’umanità e quotidianamente viola il diritto umanitario e la
normativa a tutela della popolazione sotto occupazione ( convenzioni de
L’Aja e di Ginevra).
Limitandoci
agli ultimi anni, la responsabilità di Israele è stata accertata dal
rapporto della Missione di inchiesta delle Nazioni Unite presieduta dal
giudice Goldstone in relazione alla “guerra” contro la popolazione di
Gaza denominata “ Piombo fuso” del Dicembre 2008/Gennaio 2009 ( oltre
1400 uccisi, di cui oltre 300 bambini, migliaia di feriti, distrutte
case, scuole, ospedali). Il rapporto Goldstone è stato fatto proprio
anche dal Parlamento europeo il 10/3/2010.
Amnesty
International ha accertato crimini di guerra e contro l’umanità
commessi da Israele nell’ambito della “guerra” contro Gaza nel Novembre
2012 che ha ucciso oltre 200 Palestinesi ( “operazione Pilastro di
difesa”, rapporto di Amnesty del 2013).
Il
rapporto di una ulteriore indipendente organizzazione internazionale,
Human Rights Watch, accerta e denuncia la quotidiana violazione del
diritto umanitario nei T.O. ( rapporto del 2010). Solo a titolo
esemplificativo: incarcerazione indiscriminata senza capo di accusa e
quindi senza possibilità di difesa, continuamente prorogabile ( c.d.
detenzione amministrativa); abbattimento di case, scuole, piantagioni
(soprattutto oliveti); sottrazione di risorse idriche; diniego di
concessioni edilizie; espansione coloniale nei Territori destinati allo
stato di Palestina ; limitazione del diritto di libera circolazione
attraverso centinaia di check points, by pass roads, per non dire del
muro c.d. dell’apartheid; confisca di terre; una complessa normativa
volta a discriminare la popolazione non ebraica.
Per
quanto attiene, invece, alle condotte tenute in occasione delle guerre,
i rapporti sopra citati denunciano gli attacchi deliberati contro i
civili e contro obiettivi non militari (scuole, ospedali,
autoambulanze); l’uso deliberatamente sproporzionato della forza per
colpire la popolazione civile; l’uso dei civili come scudi umani; le
detenzioni illegali di civili; la punizione collettiva della
popolazione; la deliberata distruzione delle fondamenta della vita
civile.
Si
può concludere, pertanto, che Israele rientra ampiamente, per più
titoli, nel campo dei Paesi cui dovrebbe essere inibita la vendita di
armamenti ex art. 1 L. 185/90.
In
palese violazione della normativa, invece, l’Alenia Aermacchi ha
stipulato il contratto di cui si è detto e in data 9 luglio 2014, a
guerra iniziata, ha consegnato i primi due aerei che sono decollati alla
volta della base israeliana di Hatzerim.
A
guerra iniziata perché dall’8 Luglio 2014 è in corso,infatti, come è
noto, un ennesimo massiccio attacco contro la popolazione di Gaza (c.d.
“Margine difensivo”), che già ora ha superato la violenza distruttiva di
“ Piombo fuso”. Già oggi la popolazione di Gaza ( oltre 1.700.000
persone con la più alta densità abitativa del mondo) è senza acqua,
senza energia elettrica, senza rifornimenti di viveri e medicine, in un
territorio devastato dai bombardamenti aerei prima e dall’attacco di
terra dopo. Mentre scriviamo gli uccisi sono oltre 1800 ( 86% civili),
di cui circa 350 bambini ( dati UNICEF), migliaia i feriti, centinaia di
migliaia gli sfollati. Tutto è voluto e preordinato: è stato affermato
che è in fase di attuazione la c.d. dottrina Dahiya che teorizza l’uso
sproporzionato della forza per infliggere sofferenza alla popolazione al
fine di conseguire obiettivi politici. E’ esattamente l’antitesi del
diritto umanitario internazionale.
Il
23/7/2014 è intervenuta una risoluzione del Consiglio dei diritti umani
dell’ONU che ha riconosciuto che è in corso un conflitto tra parti non
uguali e che le azioni non sono tra loro comparabili; ha condannato le
operazioni militari israeliane poste in essere sin dal 13/6/2014 nei
Territori Occupati; ha denunciato la violazione del diritto umanitario
da parte di Israele; ha ricordato ad Israele gli obblighi del Paese
occupante; ha intimato l’immediata cessazione dell’offensiva e ha
istituito una Commissione di inchiesta. La risoluzione, come tutte le
precedenti dal 1948 ad oggi, è rimasta disattesa.
E’
assolutamente certo che la Commissione, se e quando potrà essere
operativa, accerterà anche in questo caso la commissione di crimini di
guerra e contro l’umanità da parte di Israele, così come avvenuto col
rapporto Goldstone per una strage di dimensioni ridotte rispetto alla
attuale : il numero degli uccisi è già superiore, anche se mancano al
conteggio tutti i feriti che moriranno per l’impossibilità di cure e
tutti i cadaveri ancora sepolti sotto le macerie; per quanto riguarda la
distruzione di immobili, in questa occasione, oltre a case, scuole (
anche dell’ONU) e ospedali, sono stati distrutti orfanotrofi e l’unica
centrale elettrica della Striscia.
Nello
stesso giorno della risoluzione ONU la ministra della difesa Pinotti,
rispondendo, per conto della ministra per gli affari esteri Mogherini,
ad una interrogazione parlamentare sulla palese violazione della legge
n. 185/90 da parte del governo attraverso la fornitura di armamenti ad
Israele, di fatto eludeva la domanda.
******
Alla
luce di quanto esposto ci chiediamo come sia stato possibile
autorizzare e non sospendere la consegna dei primi aerei a strage in
corso.
E’
verosimile che questi aerei siano attualmente operativi sul cielo di
Gaza; in tal caso il governo italiano che ha autorizzato la consegna è
divenuto complice della strage in atto, avendola favorita ed agevolata
con la fornitura di ulteriore armamento, una vera e propria ipotesi di
concorso.
Vi
è una sola alternativa ipotizzabile : che l’Alenia Aermacchi,
consapevole della gravità della situazione e quindi del rischio di
vedersi negare l’autorizzazione dai competenti ministeri, non l’abbia
richiesta. Si attenuerebbe così la responsabilità del governo ma
l’Alenia incorrerebbe in pieno nelle ipotesi di responsabilità penale di
cui agli artt. 23 e seguenti della L.185/90.
Gli
accertamenti che ci accingiamo a chiedere potranno anche verificare il
ruolo nella vicenda di Unicredit, l’Istituto bancario che finanzia
l’operazione.
La
“Dichiarazione per il settore della difesa” dell’Unicredit recita che
questo istituto può operare solo in Paesi che ottemperano ai principali
Trattati e alle principali convenzioni internazionali. Poiché la
“Dichiarazione” di Unicredit fa riferimento anche alle armi nucleari,
appare opportuno aggiungere e ricordare che Israele, pur detenendo un
imponente armamentario nucleare (come ha denunciato a sue spese
Vanunu!) non ha sottoscritto il trattato di non proliferazione delle
armi atomiche ( coerentemente con la negazione di possederne). C’è da
chiedersi, allora, come mai Israele si sia così allarmato quando un
razzo è caduto nei pressi della base nucleare di Dimona.
*******
Per
le esposte ragioni, i sottoscritti chiedono che la Procura della
Repubblica competente ( allo stato riteniamo competente quella di Varese
in base alla dislocazione a Venegono Superiore della fabbrica Alenia
Aermacchi da dove sono decollati gli aerei) voglia accertare:
-se Alenia Aermacchi ha chiesto l’autorizzazione ai ministeri competenti per la consegna dei due aerei
-in
caso affermativo, come sia stato possibile concedere l’autorizzazione
con l’azione militare in atto a Gaza e se l’autorizzazione non sia stata
ottenuta con mezzi illeciti, anche alla luce delle precedenti indagini
della Procura di Busto Arsizio che hanno coinvolto Finmeccanica e Agusta
Westland per ipotesi di corruzione
-in
caso negativo, vorrà il magistrato valutare se procedere nei confronti
della Alenia Aermacchi e dei suoi responsabili in relazione alle
fattispecie di cui agli artt. 23 e seguenti L.185/90 ( falsità di atti e
commercio non autorizzato).
Si formula espressa richiesta di avviso ex art. 408 c.p.p. nella denegata ipotesi di richiesta di archiviazione.
Nominiamo difensore l’Avv. Marco Lacchin del foro di Varese, con studio in Varese, via Magatti 2
Si allegano i seguenti documenti:
1) Notizia della firma dell’accordo 19/7/2012 tratta dal sito del ministero della difesa
2) Notizia della consegna dei primi due velivoli tratta dal sito della Alenia Aermacchi
3) Attestazione
della autorizzazione ad Unicredit a corrispondere un finanziamento di
469,2 milioni per la fornitura di 30 velivoli M346 ad Israele tratta dal sito di Unicredit
4) Risoluzione del Consiglio per i diritti umani del 23/7/2014 tratta dal sito ONU.
Varese, 4 Agosto 2014
Ugo Giannangeli
Filippo Bianchetti
Filippo Bianchetti
Fiorella Gazzetta
Marco Varasio
Marco Varasio
Giuseppe Orlandi
martedì 2 settembre 2014
1° Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea “I Popoli che Resistono”
Riceviamo e pubblichiamo.
Il Centro di Documentazione Invicta Palestina in collaborazione con l’artista Simona Ponzù Donato
E
il Patrocinio del Comune di Pentone (CZ)
organizzano:
1° Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea
“I Popoli che Resistono”
PREMESSA>
Il I Concorso di Arte Contemporanea “I Popoli che Resistono” è organizzato dal Centro di Documentazione Invicta Palestina, in collaborazione con l’artista Simona Ponzù Donato con il Patrocinio del comune di Pentone (CZ). Tale manifestazione nasce con l’obbiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e divulgare quanto più possibile ciò che continua ogni giorno a subire il popolo Palestinese e tutti “I Popoli che Resistono”. LE OPERE PARTECIPANTI a questo concorso SARANNO DONATE E VENDUTE in un’asta e il ricavato sarà versato a TERRE DES HOMMES (www.terredeshommes.it) per l’acquisto di medicinali e generi di primissima necessità, la campagna SOS GAZA è patrocinata dall’Ambasciata Palestinese in Italia.
INFORMAZIONI GENERALI>
In occasione della seconda edizione de “I Popoli che Resistono” si tiene il primo Concorso d’Arte Contemporanea, aperto a artisti dilettanti e professionisti, nel quale sono ammesse tutte le tecniche d’ espressione artistica. Le opere dovranno pervenire ENTRO E NON OLTRE il 30 Agosto 2014° all’indirizzo Invictapalestina Via Garibaldi 2 88050 Pentone (CZ) e saranno esposte a Pentone (CZ) in occasione della chiusura del Tour “I Popoli che Resistono”. In questa edizione saranno 12 i partecipanti premiati.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE>
L’iscrizione avverrà tramite adesione all’indirizzo mail concorsonazionale@invictapalestina.org e per partecipare sarà richiesto agli artisti il PAGAMENTO di una QUOTA DI ISCRIZIONE di 5.00 euro.
Gli artisti che intendono aderire, che siano professionisti o principianti, sono invitati a realizzare delle opere che siano inerenti con le tematica del tour, quindi la RESISTENZA DEI POPOLI A OGNI FORMA DI OPPRESSIONE.
Sono ammesse tutte le tecniche d’arte: pittura, disegno, tecniche miste, incisione, scultura, fotografia, installazioni, video e altro.
Le opere dovranno pervenire ENTRO E NON OLTRE il 30 Agosto 2014 all’indirizzo Invictapalestina Via Garibaldi 2 88050 Pentone (CZ) e saranno esposte a Pentone (CZ) in occasione della chiusura del Tour “I Popoli che Resistono”. Le immagini delle opere ultimate dovranno pervenire ENTRO E NON OLTRE il 25 Agosto 2014 all’indirizzo email concorsonazionale@invictapalestina.org.
AVVISO CONSEGNA POSTICIPATA AL 15 SETTEMBRE!!
Comunichiamo ai gentili partecipanti e a coloro che intendevano aderire al 1 Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea “I Popoli che Resistono” che il termine ultimo di consegna delle opere è stato posticipato al 15 SETTEMBRE
REGOLAMENTO---->http://www.invictapalestina.org/popoli2014/concorso_nazionale.pdf
ADESIONE E VERSAMENTO QUOTA DI PARTECIPAZIONE >
L’iscrizione avverrà tramite adesione all’indirizzo mail concorsonazionale@invictapalestina.org
, inviando il proprio Nome e Cognome e la propria forma d’espressione
artistica. Per partecipare sarà richiesto agli artisti il PAGAMENTO di
una QUOTA DI ISCRIZIONE di 5.00 euro.
La QUOTA DI ADESIONE può essere versata scegliendo la modalità preferita, segnalando nelle causali:
Nome: cognome - Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea
Si può effettuare pagamento su Poste Pay intestata a: Citriniti Rosario postepay num: 4023 6006 0289 5148 Comunicando tramite email gli estremi del versamento all’indirizzo: info@invictapalestina.org
Oppure tramite Bonifico Bancario intestato a: Citriniti Rosario IBAN IT 74 A 03268 01199 001365485430 Causale: Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea e comunicando tramite email gli estremi del versamento all’indirizzo: info@invictapalestina.org.
E’ inoltre possibile fare il versamento on line utilizzando i canali più diffusi direttamente sul sito alla pagina http://www.invictapalestina.org/donazione.htm .
VOTAZIONE DELLE OPERE IN CONCORSO>
A scadenza del termine di spedizione le immagini delle opere in concorso, saranno esposte virtualmente sul sito del Centro di Documentazione Invicta Palestina (http://www.invictapalestina.org/
). La votazione delle opere avverrà tramite ISCRIZIONE alla MAILING
LIST del sito di Invicta Palestina e ciascun iscritto potrà esprimere
la propria preferenza SOLO UNA VOLTA.
Si voterà ENTRO E NON OLTRE il 30 Settembre 2014.
PREMIAZIONE>
L’esito del Concorso a termine delle votazioni il 15 Ottobre sarà reso noto attraverso il sito e la pagina Facebook di Invicta Palestina e sarà comunicata al pubblico tramite il sito e comunicati stampa la data ufficiale dell’evento di premiazione, Patrocinato dal Comune di Pentone (CZ).
In questa edizione saranno 12 i partecipanti premiati. Per il PRIMO POSTO è stato assegnato UN PREMIO DI 400 EURO, per il SECONDO POSTO un premio di 100 EURO, il TERZO POSTO una stampante e i successivi vincitori riceveranno dei libri offerti dal Centro di Documentazione Invicta Palestina.
ESPOSIZIONE OPERE E DONAZIONE>
Le opere che partecipano al Concorso, saranno esposte in occasione della premiazione che si terrà presso il Comune di Pentone (CZ). Dopo la premiazione sarà comunicato sul sito e tramite mezzo stampa le modalità con le quali LE OPERE SARANNO MESSE ALL’ASTA e ricavato sarà versato a TERRE DES HOMMES (www.terredeshommes.it) per l’acquisto di medicinali e generi di primissima necessità, la campagna SOS GAZA è patrocinata dall’Ambasciata Palestinese in Italia.
INFO:
INVICTA PALESTINA
Sito Web: http://www.invictapalestina.org/
E mail: info@invictapalestina.org E mail del concorso: concorsonazionale@invictapalestina.org
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Invictapalestina/137073076339915?fref=ts
Il Centro di Documentazione Invicta Palestina in collaborazione con l’artista Simona Ponzù Donato
E
il Patrocinio del Comune di Pentone (CZ)
organizzano:
1° Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea
“I Popoli che Resistono”
PREMESSA>
Il I Concorso di Arte Contemporanea “I Popoli che Resistono” è organizzato dal Centro di Documentazione Invicta Palestina, in collaborazione con l’artista Simona Ponzù Donato con il Patrocinio del comune di Pentone (CZ). Tale manifestazione nasce con l’obbiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e divulgare quanto più possibile ciò che continua ogni giorno a subire il popolo Palestinese e tutti “I Popoli che Resistono”. LE OPERE PARTECIPANTI a questo concorso SARANNO DONATE E VENDUTE in un’asta e il ricavato sarà versato a TERRE DES HOMMES (www.terredeshommes.it) per l’acquisto di medicinali e generi di primissima necessità, la campagna SOS GAZA è patrocinata dall’Ambasciata Palestinese in Italia.
INFORMAZIONI GENERALI>
In occasione della seconda edizione de “I Popoli che Resistono” si tiene il primo Concorso d’Arte Contemporanea, aperto a artisti dilettanti e professionisti, nel quale sono ammesse tutte le tecniche d’ espressione artistica. Le opere dovranno pervenire ENTRO E NON OLTRE il 30 Agosto 2014° all’indirizzo Invictapalestina Via Garibaldi 2 88050 Pentone (CZ) e saranno esposte a Pentone (CZ) in occasione della chiusura del Tour “I Popoli che Resistono”. In questa edizione saranno 12 i partecipanti premiati.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE>
L’iscrizione avverrà tramite adesione all’indirizzo mail concorsonazionale@invictap
Gli artisti che intendono aderire, che siano professionisti o principianti, sono invitati a realizzare delle opere che siano inerenti con le tematica del tour, quindi la RESISTENZA DEI POPOLI A OGNI FORMA DI OPPRESSIONE.
Sono ammesse tutte le tecniche d’arte: pittura, disegno, tecniche miste, incisione, scultura, fotografia, installazioni, video e altro.
Le opere dovranno pervenire ENTRO E NON OLTRE il 30 Agosto 2014 all’indirizzo Invictapalestina Via Garibaldi 2 88050 Pentone (CZ) e saranno esposte a Pentone (CZ) in occasione della chiusura del Tour “I Popoli che Resistono”. Le immagini delle opere ultimate dovranno pervenire ENTRO E NON OLTRE il 25 Agosto 2014 all’indirizzo email concorsonazionale@invictap
AVVISO CONSEGNA POSTICIPATA AL 15 SETTEMBRE!!
Comunichiamo ai gentili partecipanti e a coloro che intendevano aderire al 1 Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea “I Popoli che Resistono” che il termine ultimo di consegna delle opere è stato posticipato al 15 SETTEMBRE
REGOLAMENTO---->http://www.invictapalestina.org/popoli2014/concorso_nazionale.pdf
ADESIONE E VERSAMENTO QUOTA DI PARTECIPAZIONE >
L’iscrizione avverrà tramite adesione all’indirizzo mail concorsonazionale@invictap
La QUOTA DI ADESIONE può essere versata scegliendo la modalità preferita, segnalando nelle causali:
Nome: cognome - Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea
Si può effettuare pagamento su Poste Pay intestata a: Citriniti Rosario postepay num: 4023 6006 0289 5148 Comunicando tramite email gli estremi del versamento all’indirizzo: info@invictapalestina.org
Oppure tramite Bonifico Bancario intestato a: Citriniti Rosario IBAN IT 74 A 03268 01199 001365485430 Causale: Concorso Nazionale d’Arte Contemporanea e comunicando tramite email gli estremi del versamento all’indirizzo: info@invictapalestina.org.
E’ inoltre possibile fare il versamento on line utilizzando i canali più diffusi direttamente sul sito alla pagina http://
VOTAZIONE DELLE OPERE IN CONCORSO>
A scadenza del termine di spedizione le immagini delle opere in concorso, saranno esposte virtualmente sul sito del Centro di Documentazione Invicta Palestina (http://
Si voterà ENTRO E NON OLTRE il 30 Settembre 2014.
PREMIAZIONE>
L’esito del Concorso a termine delle votazioni il 15 Ottobre sarà reso noto attraverso il sito e la pagina Facebook di Invicta Palestina e sarà comunicata al pubblico tramite il sito e comunicati stampa la data ufficiale dell’evento di premiazione, Patrocinato dal Comune di Pentone (CZ).
In questa edizione saranno 12 i partecipanti premiati. Per il PRIMO POSTO è stato assegnato UN PREMIO DI 400 EURO, per il SECONDO POSTO un premio di 100 EURO, il TERZO POSTO una stampante e i successivi vincitori riceveranno dei libri offerti dal Centro di Documentazione Invicta Palestina.
ESPOSIZIONE OPERE E DONAZIONE>
Le opere che partecipano al Concorso, saranno esposte in occasione della premiazione che si terrà presso il Comune di Pentone (CZ). Dopo la premiazione sarà comunicato sul sito e tramite mezzo stampa le modalità con le quali LE OPERE SARANNO MESSE ALL’ASTA e ricavato sarà versato a TERRE DES HOMMES (www.terredeshommes.it) per l’acquisto di medicinali e generi di primissima necessità, la campagna SOS GAZA è patrocinata dall’Ambasciata Palestinese in Italia.
INFO:
INVICTA PALESTINA
Sito Web: http://
E mail: info@invictapalestina.org E mail del concorso: concorsonazionale@invictap
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/
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