martedì 9 ottobre 2012

GIOVEDì 11 OTTOBRE - INCONTRO PUBBLICO - FINMECCANICA: ORRORE "MADE IN ITALY"

                   

GIOVEDÌ 11 OTTOBRE 2012 ore 21 

presso la COOPUF - VIA DE CRISTOFORIS 5 - VARESE (piano seminterrato).

In vista della manifestazione nazionale del 13 ottobre a Venegono…

FINMECCANICA: ORRORE “MADE IN 

ITALY” 

Con i curatori del dossier “Una piovra artificiale”

Organizza: Collettivo Autonomo Varesino

Finmeccanica è il più grosso produttore di armi belliche in Italia (il 5° a livello mondiale); ha un fatturato che si aggira sui 15 milliardi di euro. Il gruppo è costituito da 19 società. Lo Stato Italiano nè possiede il 32% delle entrate.
I suoi sporchi affari girano intorno alla fabbricazione di veivoli militari, missili (anche a testata nucleare), artiglieria navale e terrestre, all’energia nucleare, al TAV (produzione di 50 treni ad alta velocità), alla progettazione di un muro elettronico nel deserto libico e negli Stati Uniti .
Finmeccanica deve il 50% della vendita di armi alla collaborazione con le più spietate dittature.
La presenza militare italiana in 21 paesi rappresenta per Finmeccanica una vera miniera d’oro.
Sempre più presente nel mondo accademico, Finmeccanica ha 415 relazioni con 110 Università, 50 in Italia e 60 all’estero. I campi sono la ricerca energetica, l’aerospazio, la fisica dei materiali, la microelettronica, le bio e le nano-tecnologie.
Nella regione Lombardia, nell’ambito della formazione tecnico/professionale troviamo l’ITS (Istituti Tecnici Superiori Finmeccanica), attraverso i quali si formeranno tecnici di manutenzione degli aeromobili e tecnici di montaggio per costruzioni aeronautiche.
Dall’Afghanistan alla Libia, da Gaza al Delta del Niger, dalle centrali di polizia ai muri dell’apartheid, dall’uomo artificiale del futuro ai genocidi del presente, Finmeccanica è il marchio dell’orrore made in Italy nel mondo.
In provincia di Varese, Finmeccanica è presente con Agusta Westland, con Alenia Aermacchi e con numerose ditte terziste.
Il dominio della scienza e della tecnica è scienza e tecnica del dominio, per difendere una società ogni giorno più precaria, artificiale, razzista, irregimentata. Il confine fra uso civile e militare dell’apparato scientifico, come risulta lampante nel caso di Finmeccanica, è labile, incerto, revocabile in qualsiasi momento.


Nessun commento:

Posta un commento